Fabri Fibra è tornato nel game con Mentre Los Angeles Brucia, album di inediti che arriva a distanza di tre anni da Caos, ultimo progetto dell’artista originario di Senigallia.
Come raccontato dal rapper, l’ispirazione per il titolo è nata dalle session svolte a Los Angeles, e dai fatti di cronaca avvenuti nella città degli Angeli. Da sempre, per Fibra, la cronaca riveste un ruolo primario, e gli incendi di Los Angeles hanno rappresentato un pretesto perfetto per creare un titolo d’impatto, che servisse anche come gancio per trattare determinate tematiche lungo la tracklist.
La città degli angeli che brucia è un simbolo esoterico molto forte e impattante. La gestazione dell’album è avvenuta mentre Fibra partecipava al talent Nuova Scena, in qualità di giudice.
Peraltro, il progetto, presenta la peculiare caratteristica di contenere ben 5 bonus track nella versione fisica, aspetto non scontato. Nel disco possiamo trovare le collaborazioni di Nerissima Serpe, Papa V, Tredici Pietro, Gaia, Massimo Pericolo, Joan Thiele, Noyz Narcos ed Ernia (esclusivamente nella bonus track).
Mentre Los Angeles Brucia, rappresenta una tappa importante nel percorso artistico di Fibra. Il rapper, in alcune interviste pubblicate poco prima della release, ha specificato che questo progetto voleva porsi come un atto ribelle nei confronti di tutta una serie di schemi preimpostati dall’industria musicale. Scopriamo insieme se Fibra sia riuscito nell’intento che si è prefissato.
Da anni, ormai, Fabri Fibra, ha deciso di semplificare il suo linguaggio ed utilizzare una forma poetica poco complessa, in modo tale da ottenere l’immediata attenzione del pubblico.
L’intento primario dell’artista di Senigallia è quello di essere compreso e capito dalla massa. Il mainstream è una tassa da pagare, e Fibra ha deciso di rimanere nel circuito per recitare una parte da protagonista.
Non a caso, come ammesso dal rapper stesso ne L’Invidia – una delle bonus track – questa emozione, attanaglia persino un uomo come Fabri Fibra. Le scelte effettuate dall’artista in Mentre Los Angeles Brucia, appaiono come un eccessivo compromesso commerciale. La scrittura basilare, è fitta di metriche non articolate. La svolta pop amorosa assunta in alcuni episodi, non funziona a dovere.
I brani romantici presenti all’interno dell’album, stonano con la poetica di Fibra e solo Come Finirà?, appare leggermente in linea con il carisma dell’artista. Non possiamo certo parlare di sperimentazione, poiché Fabri Fibra, ci aveva già abituati a canzoni con delle tematiche simili.
Semplicemente, la ripetitività argomentativa dei singoli, sorprende in negativo. Diciamo questo anche in virtù del fatto che nelle tracce con Tredici Pietro, Nerissima Serpe e Papa V, Fibra, comunica tutta una serie di concetti già estrapolati in passato.

La penna del rapper, appare stanca. La nota di merito più grossa ed importante di Mentre Los Angeles Brucia, è sicuramente il comparto contenutistico vigente in alcuni passaggi.
Tutto Andrà Bene, attualizza Anna e Marco di Lucio Dalla, e lo fa, soffermandosi su argomenti delicatissimi, quali bullismo e revenge porn. La scelta di raccontare dei temi così importanti e delicati, è sicuramente da ammirare ed apprezzare.
Tutti Pazzi, analizza il lato oscuro dei social e degli avatar, mentre Tossico, offre un focus sulle persone interiormente tossiche ed esclusivamente dedite agli interessi personali. Sbang con Noyz Narcos, ironizza sui trapper moderni.
Negli episodi più intimi del disco, Fibra, appare un po’ ripetitivo (Mio Padre e Vivo). In Figlio, Fabri Fibra si pone come un consigliere maturo, che prova a far affrontare la vita con lucidità ad un essere in fase di crescita. In definitiva, i testi di Mentre Los Angeles Brucia, sono caratterizzati da un complessivo potenziale inespresso.
Marz & Zef sono i mattatori assoluti del sound di Mentre Los Angeles Brucia. I due producer, hanno curato quasi tutti i tappeti musicali dell’album.
La scelta non è casuale, poiché negli ultimi anni, Marz & Zef, hanno affiancato Marracash, altro pilastro del rap italiano e amico di Fibra. Oltre a Marz & Zef, le strumentali presenti all’interno di Mentre Los Angeles Brucia, vantano la presenza di Luke Giordano (in qualità di co-produttore in due brani), Medeline che ha steso la base di Come Finirà?, Chef P, Bias, Fritu e Niki Defre, che accompagna Chef P nella traccia Tossico.
Il suono di Mentre Los Angeles Brucia è moderno, fresco, molto più open e meno scuro rispetto a quello a cui Fabri Fibra ci ha abituati. L’intenzione sembra essere quella di andare incontro alle esigenze del rapper marchigiano, che, sempre più, negli anni, ha optato per un modus operandi basato sulla semplicità.
Arrivare al pubblico nel modo più immediato possibile; è questo il marchio di fabbrica delle produzioni. Le melodie dei singoli con Tredici Pietro e Nerissima + Papa V, ricalcano una formula da hit italiana già abbondantemente sperimentata, e per questo vincente. La proposta appare scontata.
Salsa Piccante vira un po’ sul latino e non sembra un beat adeguato alla delivery di Fibra. Milano Baby permea l’atmosfera di una nostalgia sfumata, per poi entrare nel compendio pop.
Karma Ok, si focalizza su un territorio trap, ma lo fa con uno stile “da guascone”. La strumentale è caratterizzata da un mood che si “affloscia”, spettacolare e attraente.
Per Fabri Fibra, i beat, sono parte essenziale della costruzione di una canzone. L’artista, difatti, è solito scrivere i brani direttamente sulle basi e, spesso, solo dopo aver ascoltato le strumentali.
Da qui, ne consegue che l’ispirazione del contenuto proposto, può dipendere dall’aspetto musicale. Come Finirà? è un beat adatto a quel taglio malinconico alla Turbe Giovanili.
Se Tutti Pazzi sembra essere l’altra faccia della medaglia di Karma Ok, Tossico e Sbang, rispettano il focus attualizzato al contesto musicale odierno.
Tutto Andrà Bene è permeato da un sound chill e ambient. Mio Padre, vira leggermente più sull’aggressivo, ma, ancora una volta, Mentre Los Angeles Brucia, appare come un prodotto esente da suoni crudi, sporchi e onirici.
Musicalmente parlando, il pitch più intrigante è sicuramente la voce quasi gospel che apre ed impregna il beat di Figlio. Capitolo campionamenti: nell’intro, viene utilizzato il sample de L’Avvelenata di Guccini, mentre in Vivo troviamo quello di Andrea Laszlo De Simone.
Mentre Los Angeles Brucia è il tappeto musicale più visionario e presenta delle skit dei produttori. Tossico, invece, utilizza dei vecchi freestyle per introdurre il pezzo. In Cometa, viene campionata You Can Live di Enzo Avitabile.
Verso Altri Lidi, viene rivisitata in maniera coerente. A livello musicale, Mentre Los Angeles Brucia è un album mediatico ed espositivo. Come già accennato in precedenza, Marz & Zef, utilizzano la stessa project proposal messa in atto negli ultimi dischi di Marracash, ma la sensazione è che la chimica con Fibra, sia assai meno solida e coesa.

Mentre Los Angeles Brucia è un disco pop rap. Nelle intenzioni, nella creazione, nel sound, nella quasi totalità delle tematiche, ma soprattutto nella struttura dei brani, Fabri Fibra appare molto più morbido e meno ribelle del solito.
La cattiveria agonistica, lascia spazio ad un approccio maggiormente accessibile. Fabri Fibra, canta, e, eccetto che in qualche rima presente in Mio Padre, abbandona il taglio hardcore che lo aveva sempre contraddistinto.
Il flow al mic è molto più scanzonato del solito, la delivery poco combattiva. La prospettiva generale del disco, si focalizza sul solito egocentrismo da rapper, analizzato però da un punto di vista introspettivo e quasi mai della competitività.
Questo aspetto è sicuramente un punto a favore del rapper. Il ritornello di Sbang, nel flow e nell’interpretazione, sembra riprendere quello di Mani Pulite, brano presente in Casus Belli.
Mio Padre, arriva a seguito di una canzone omonima di Guè e Noyz Narcos, edita per l’album di Night Skinny. Capitolo collaborazioni: Tredici Pietro, svolge bene il compito assegnatogli.
Nerissima Serpe e Papa V, non convincono neanche in questa veste leggermente più seria. Massimo Pericolo, viene chiamato in causa su una tematica che probabilmente lo limita.
Gaia e Joan Thiele, firmano dei ritornelli a tema, e non gli si può imputare nulla. Noyz Narcos, non convince a pieno, mentre Ernia chiude sufficientemente la versione fisica dell’album.
Alle strofe di Fabri Fibra, manca quella dose di mordente che lo ha sempre contraddistinto. La sensazione è che con Mentre Los Angeles Brucia, il rapper abbia voluto dimostrare di potersi confrontare con un mercato differente e non a caso, l’artista, ha dichiarato che sempre più, ha deciso di collaborare con un autore come Davide Petrella.
MLSB è un rischio troppo calcolato, un azzardo titubante che non rende giustizia alla qualità insita nella completezza artistica di Fabri Fibra. L’intro, L’Avvelenata (Pretesto) è uno degli highlights del disco.