Masa Squiat ci parla della genesi di uno dei pezzi più riusciti di “chi l’avrebbe detto”, Autostop, tra ascolti principali dell’ultimo periodo e feedback riguardanti il suo nuovo progetto

Come spieghi il grande successo di “Tijuana”?

Ciao a tutti, successo è un parolone, però sicuramente è stato il brano più apprezzato del progetto.

Come sta andando “chi l’avrebbe detto”? Sta avendo il successo che ti aspettavi?

Sta andando bene, ma vi ricordo che è stato un disco autoprodotto di conseguenza  non aveva lo scopo di fare grandi numeri, l’obbiettivo era quello di tirar fuori un buon biglietto da visita da presentare al pubblico e addetti ai lavori.
Speriamo di esserci riusciti.

Qual è il commento che ricevi più spesso da parte dei fan?

Masa ma di cosa stiamo parliamo? Del nulla e del niente.

Cosa stai ascoltando in questo periodo? C’è un artista con il quale stai in fissa?

In questo periodo stavo riascoltando delle robe di Jay Z.

Com’è nato il brano “Autostop”?

Il testo è stato scritto anni fa, è uno dei primi brani realizzati e quello a cui forse sono più legato, la base invece è stata realizzata dal lavoro in studio con il bassista Ste G Belforte, il chitarrista Andrea Testore e le rullate di Alex Scarpulla.
Poi il mio beatmaker Afterouge ha rifinito il tutto.