È arrivato il momento di conoscerli, o quasi: un trio misterioso composto da Harpo, Groucho e Chico – un Leonberger, un Siberian husky e un cane lupo – con il nome di BENEFIT OF THE DOUBT presenta oggi su YouTube il videoclip ufficiale di Gimme Five, primo singolo di questa strana, inconsueta e originale formazione musicale, già disponibile dallo scorso 3 giugno in digitale.

Da una passione in comune che nasce con il ballo e prosegue con la produzione musicale, ecco prendere vita il primo progetto di un trio dal sound ricercato con una forte connotazione elettronica, in bilico tra rap, grime, drum&bass, hip-hop, arricchito da loop, beats e scratch, da sempre parte del background dei Benefit of the Doubt.

Le rime rigorosamente in lingua inglese giocano sulle assonanze, sposando il potente ritmo del singolo (prodotto dagli stessi Benefit of the Doubt) e creando un’esperienza acustica e visiva enigmatica ma coinvolgente.

Con la loro innovativa proposta artistica, nascosti dietro fattezze canine, i Benefit of the Doubt fanno il loro gioco con sfacciata ironia. Nessun messaggio in particolare: solo il beneficio del dubbio, come suggerisce il loro nome d’arte, lasciato a chi, più o meno lecitamente, si chiede cosa ci sia sotto…

Il videoclip è a cura di Gianlorenzo De Donno e Valerio Cortese. Gimme Five anticipa il primo album della formazione, in arrivo prossimamente.

Intervista ai Benefit of the Doubt

Interessante scelta quella di presentarvi al pubblico con un alterego canino. Da dove nasce l’idea e la necessità di farlo?

Non abbiamo necessità di proporre un alter ego, questi siamo semplicemente noi, Harpo, Groucho e Chico, tre cani che NON fanno musica da cani.

La vostra amicizia nasce attraverso il ballo. Vi va di raccontarci come vi siete conosciuti?

 Ognuno di noi pratica breaking (e non solo) fin da bambino. Ciò ha fatto sì che tutti e tre stessimo spesso in giro ad allenarci e testare le nostre skills. Possiamo senza ombra di dubbio dire di esserci conosciuti tutti nel cypha, il cerchio insomma.

Come vi siete avvicinati al panorama musicale e quali sono gli ascolti che vi hanno accompagnato nel tempo, confluendo in questo vostro primo singolo?

 Ballando da una vita e essendo accompagnati dalla musica da sempre, arrivare alla produzione musicale è stato un passaggio abbastanza naturale per tutti noi. Il primo singolo fa parte di un progetto composto da 10 tracce differenti, tutte derivate probabilmente da influenze musicali molto diverse tra loro: Beastie Boys, Jamiroquai, Portishead, Prodigy, sono solo alcuni degli esempi che potremmo fare. Ci teniamo comunque a specificare di non rifarci a nessun genere, artista o gruppo in particolare per le nostre produzioni, semplicemente ci piace la buona musica.

Nel brano ci sono svariate sfaccettature di diversi stili musicali, però c’è una forte predominanza dell’elettronica su elementi hip hop. A quale pubblico vi rivolgete? Dove vi collocate nella scena musicale attuale e a chi vi sentite vicini?

Come già detto, ci piace la buona musica e vogliamo produrne di buona, non ci sono grosse strategie o ragionamenti dietro ciò, ci rifacciamo solo al nostro gusto e alle nostre conoscenze tecniche senza target particolari. Qualcuno, potrebbe ritenerci un po’ sprovveduti ma riteniamo il nostro divertimento l’obiettivo più importante.

Come mai avete scelto di esprimervi in inglese?

 Per questo particolare progetto, l’album Benefit of the doubt, abbiamo scelto di usare  l’inglese per dare quel sapore “international”. In base alle strumentali che abbiamo prodotto pensiamo che sia stata la scelta migliore e in più, il fatto che non siamo tre fenomeni nella scrittura di testi in inglese e soprattutto, avendo una pronuncia “molto italiana”, citando Stanis La Rochelle, abbiamo ritenuto il tutto più che adeguato al tema chiave, ovvero l’ironia. Comunque non riteniamo impossibile in futuro l’utilizzo anche della lingua italiana.

Dopo Gimme Five ci saranno altri brani immaginiamo. Condurranno ad un vostro album ufficiale?

Entro inizio settembre è previsto su YouTube il secondo video singolo I’M DALTHONIC, accompagnato dall’uscita dell’intero album BENEFIT OF THE DOUBT, su Spotify e tutti gli stores digitali.

Pensate che la vostra identità debba sempre rimanere segreta? O prima o poi ci aspettiamo di vedere chi c’è dietro le maschere?

Come già detto, non abbiamo alter ego e non indossiamo maschere, magari in futuro ci potrà capitare di indossarne, per ora siamo semplicemente noi stessi, i Benefit of the doubt.

Di admin