L’invasione degli Omini Verdi è sicuramente uno dei gruppi più agli antitesi rispetto al rap e all’Hip Hop, ma per l’occasione dell’uscita del loro nuovo album ” 8 Bit ” e del coinvolgimento degli Arcade Boyz abbiamo deciso di parlare di loro e di dedicargli una intervista.

Attivi dal 1999, L’INVASIONE DEGLI OMINI VERDI, assieme a gruppi come Derozer, Punkreas, Porno Riviste, Shandon e Moravagine, si sono affermati negli anni come uno dei principali protagonisti della scena punk rock italiana.

A sei anni di distanza dalla pubblicazione de “Il banco piange”(2013), il successo di pubblico e critica riscontrato con le esclusive XL di Repubblica e Virgin Radio e il doppio cd celebrativo “16 Anni Dopo” (2015), annunciano l’uscita di un nuovo capitolo discografico.

Tracklist  8 Bit 

1. Credimi
2. La nostra storia
3. Rinuncia
4. Funerale della verità
5. Vorrei
6. Un nuovo giorno
7. Arcade Boyz
8. Fine

 

 

Ecco L’intervista al gruppo punk ” L’invasione degli Omini Verdi “

L’invasione degli omini verdi è uno dei gruppi più significativi della scena punk italiana attivi da molti anni, come vi descrivereste per qualcuno che non vi conosce?

– Irriverenti, diretti, melodici e H/C

Dopo 6 anni tornate sulla scena con questo nuovo lavoro, che aspettative avete?

Ale: Abbiamo concepito questo nuovo album senza alcuna aspettativa, sentivamo il bisogno di suonare e divertirci senza pensare ai concerti o se sarebbe piaciuto o meno ai nostri fans, dopo 8 dischi e 20 anni di carriera musicale, la cosa più importante per noi è divertirci suonando quello che ci piace.

Avete chiamato una delle vostre tracce ” Arcade Boyz ” e loro stessi saranno presenti nel loro video, la canzone è anche la sigla di apertura dei loro video su Youtube, da dove nasce questa amicizia e questa vicinanza al duo che bastona rapper nei loro video?

Mauri: il rapporto con Fada e Barlow e’ di vecchia data, entrambi arrivano dalla scena punk italiana degli anni che furono. Quando ci hanno chiesto di fare la sigla del loro programma non ci abbiamo pensato nemme noi un secondo, era troppo divertente anche solo l’idea di fare una sigla Punk per un programma Rap.
La sigla e’ poi diventata il ritornello di “Arcade Boyz” perche’ era piaciuta cosi tanto al loro pubblico che sarebbe stato un peccato non farne una canzone vera e propria.

Dopo quasi 20 anni di carriera, come è cambiato l’ascoltatore di punk? Cosa pensate del successo che sta riscontrando il genere rap/trap in Italia in questi ultimi anni?

 

Ale: Rispondo solo in presenza del mio avvocato.
Mauri: L’ascoltatore Punk e’ piu’ o meno lo stesso, anche i ragazzi delle nuove generazioni che vedo ai concerti delle band Indiebox sono i Punk di sempre: zero pensieri, amanti di alcool e drogucce varie, pronti a pogare e cantare fino a perdere la voce. Per certi versi, se vai a vedere dei concerti di Salmo, Noyz e di quella scena piu’ dura, ci trovi delle analogie e potrai trovare anche dei Fan delle band Punk Rock. Io credo che possa crearsi un ponte tra Punk e Rap nel pubblico di oggi.
Per quanto riguarda il 99% dei giudizi che darei sulla scena trap mi smezzo la spesa dell’avvocato con Ale.

Chiudiamo ringraziandovi di averci concesso questa chiacchierata con voi, avete già delle date da annunciare dove potremo ascoltarvi?

Grazie mille a voi!!
Mauri: stiamo fissando ora il release di “8bit” e alcune date estive. Suoneremo abbastanza ma non troppo, vogliamo creare una serie di eventi ben localizzati dove raccogliere la nostra fanbase per far festa con noi!

 

 

Se volete ascoltare su Spotify 8 Bit potete farlo qui:

 

Di admin