“Sanla” il nuovo singolo di Kappa24 | Intervista all’artista

KAPPA24 “SANLA” In digitale dal 10 giugno 2022 il primo album del rapper bolognese, pubblicato sotto l’ala della nuova label La Victoria Records e prodotto da St. Luca Spenish

Dal 10 giugno 2022 è disponibile su tutte le piattaforme digitali SANLA, l’album d’esordio dell’artista bolognese KAPPA24 (alias di Andrea D’avena, classe 2021), pubblicato per la nuova label La Victoria Records fondata da St. Luca Spenish e Simone Barbieri.

La release entra a far parte dei progetti che arricchiscono la vasta programmazione discografica della label nei mesi a venire, con un roster che vanta al suo interno nomi celebri come Miss Fritty e nuove scommesse dell’urban italiano, come lo stesso Kappa24, Turi Moncada, Issel, Skinny Raise, Engeezo e Don Rizzo

SANLA, rappresenta il trampolino di lancio per il giovane artista bolognese che, attraverso i dieci brani che compongono il progetto, si presenta al pubblico del panorama urban nazionale.

KAPPA24 è cresciuto per le strade di Bologna e lo spirito di appartenenza che lo lega al suo ambiente ed alla sua città emerge fortemente nella sua musica. Con Sanla, titolo che omaggia, infatti, il comune bolognese di San Lazzaro Savena, l’artista ci racconta il suo ambiente, il background dal quale proviene, i legami fraterni, le difficoltà ed il suo senso di ribellione nei confronti degli schemi precostituiti della società attuale.

All’interno dell’album, interamente prodotto da St. Luca Spenish, sono presenti anche i featuring di: GG24 nel brano Figli Della Guerra, Issel nella traccia Nino Nino e CSTYLEMET in Qui Nah.

Sanla è stato, inoltre, anticipato dai singoli estratti Tutto Fast Tutto Sport e Dimmi Cosa Vuoi, pubblicati lo scorso aprile e Appartenenza, Figli Della Guerra e Matematica Di Strada, pubblicati lo scorso maggio. KAPPA24 con il suo stile originale e riconoscibile, già da queste prime release, si è distinto portando una ventata di aria fresca del panorama urban bolognese e con i nuovi cinque inediti contenuti in Sanla prosegue il viaggio all’interno del suo ricco e coinvolgente immaginario.

Le sonorità di Sanla spaziano dall’hip hop classico, alle contaminazioni con la musica elettronica, sapientemente miscelate da St. Luca Spenish, fino alle nuove influenze dei nuovi sound urban. Dai brani più crudi e diretti come Dimmi Cosa Vuoi, a quelli più intimi come Fatto Di Te e Gioiello Preferito, fino ai più impegnati come Figli Della Guerra, l’artista riesce a lasciare la sua impronta e dimostra la sua versatilità nell’adattarsi su ogni beat e nel trattare, con un approccio mai scontato, ogni tematica.

Intervista a Kappa24

1 Benvenuto Kappa24! Il tuo albumè uscito il 10 giugno e si intitola Sanla. Come descriveresti il tuo progetto?

Grazie a voi per l’opportunità. Il progetto è molto vario ed è composto da 10 brani che tra loro hanno differenti attitudini e sonorità. Con Spenish abbiamo dato vita a brani molto eterogenei tra loro: dalle tracce più conscious come “Musta”, al sound techno di “Tutto fast tutto sport”, passando per i pezzi più melodici come “Fatto Di Te”, fino a quelli più diretti e aggressivi come “dimmi cosa vuoi”, “Nino Nino”, o ancora ad altre tematiche ed influenze come “Figli della guerra”. Il filo conduttore è nell’intento di voler trasmettere la mia identità ed il senso di appartenenza per la realtà che mi circonda e che vivo. Ho sempre avuto il sogno di uscire con un album, al momento di scegliere le tracce da fare uscire, io e Spenish, abbiamo pensato che suonassero bene e fossero coerenti nonostante la varietà di generi e tematiche affrontate. È stata una bella soddisfazione personale l’uscita di quest’album, c’è stato quasi un anno di lavoro e di organizzazione dietro per farlo uscire al meglio.

2 C’è un brano all’ interno dell’Ep a cui sei particolarmente legato?

Sono legato un po’ a tutte le tracce che scrivo perché in ognuna lascio una parte di me. Una a cui sono sicuramente particolarmente legato è la traccia, “Musta”. Musta è il soprannome di un mio grande amico che mi ha sempre sostenuto musicalmente, amava il rap e produceva beatz. Purtroppo ci ha lasciati in seguito ad incidente stradale, con questa traccia ho voluto ringraziarlo e fargli sapere che non mi sono dimenticato e mai lo farò. La musica è immortale ma i nostri ricordi no. Questo è stato anche il mio primo pensiero quando ho deciso di intraprendere una carriera nella musica: ho la possibilità di lasciare un segno e di essere ricordato anche da generazioni di individui che non portò mai conoscere, posso tramandare qualcosa.

3 Come si evince dal titolo, hai un forte senso di appartenenza alla tua Bologna e, in particolare, a San Lazzaro. Cosa ti lega così tanto alla tua città?

Bologna è una città molto artistica e mi sento fortunato ad esserci nato. Ho ricevuto molti stimoli dalla città e sono grato per questo, perché l’ambiente che mi circonda influenza molto la mia creatività e il mio stato d’animo sulla mia scrittura, è così che riesco ad essere produttivo musicalmente. San Lazzaro è un comune di Bologna e tutta la mia infanzia. Sono nato e cresciuto a Sanla ho scelto di omaggiarla intitolandole l’album perché sono convinto che se fossi cresciuto altrove non sarei quello che sono.

4 Quando hai intrapreso il tuo percorso con la musica?

È difficile definire un periodo preciso, è cominciato tutto come un gioco. Mi ricordo che durante le scuole medie c’era questo mio compagno di classe che “rappava”, copiava le rime di MTV Spit all’insaputa di tutti. Io seguivo già il rap, me ne accorsi e gli risposi con un freestyle.

Da quel momento credo che sia cominciata la mia passione che negli anni di perfezionamento mi hanno portato a trasformarla in qualcosa di più: fare musica in modo professionale.

Nella mia testa questo è diventato l’obiettivo e per questo ho aspettato otto anni prima di uscire allo scoperto.

5 Il disco è stato interamente prodotto da St. Luca Spenish, com’è stato lavorare insieme?

Spenish è una macchina da guerra. Lavorare con lui mi ha permesso di raggiungere un livello superiore. Piuttosto che lasciarmi registrare un brano poco convincente, mi ha sempre detto piuttosto di tornare da lui con un nuovo testo. Mi ha insegnato molto sotto diversi aspetti.

5 Fai parte del roster della label La Victoria Records, puoi raccontarci qualcosa di questa realtà?

La Victoria Records è una realtà composta da tanti giovani e talentuosi artisti.

Sono sicuro che molti si ricorderanno di noi.

6 Quali sono le tue principali influenze musicali?

Mio fratello, quando ero piccolo, mi faceva ascoltare: Club Dogo, Mondo Marcio, Fabri fibra e Bassi Maestro, è da quel allora che mi sono appassionato al genere. Ho approfondito ascoltando tutto il rap americano dei 90.

7 Hai già dei nuovi progetti in cantiere? Programmi per il futuro?  Puoi rivelarci qualcosa?

Si, ho diversi progetti in cantiere. Tre differenti album sempre prodotti da St. Luca Spenish: uno su un sound techno techno e 2 decisamente Hip Hop. Ho ancora molti assi nella manica… Vorrei percorrere due strade contemporaneamente, mantenendo un piede nelle sonorità della techno psichedelica e l’altro nel sound più rap e hip hop, non voglio trascurare nessuna delle due nonostante il carico di progetti.