Intervista a Sakküra, fuori da poco su tutte le piattaforme digitali con il nuovo singolo “Wall Maria”

Come si evince dal video di “Wall Maria” sei un grande appassionato di anime. Come riesci a trasporre questa tua passione nella musica?

Gli anime sono il mezzo attraverso cui cerco di trasmettere un messaggio. Li utilizzo per fare metafore che possano essere il più possibile comprensibili da tutti e che possano lasciare un segno in chi ascolta. Cerco di selezionare gli anime in base a quello di cui voglio parlare e li adatto allo scopo, miscelandoli anche con altri anime, se necessario, per creare una storia.

Qual è stato il tuo primissimo approccio alla musica quando eri piccolo? La tua famiglia ha contribuito ad alimentare questa tua passione?

La mia famiglia mi ha sempre spinto a coltivare la passione per la musica, mia madre soprattutto. Entrambi i miei genitori hanno contribuito a creare il mio background musicale, basato principalmente su musica degli anni ’70, ’80 e ’90. Da piccolo ho suonato sia la chitarra classica che quella elettrica poi, da autodidatta. Poi a 16 anni circa è subentrato il beatbox e con la loopstation ho iniziato a creare le mie prime basi amatoriali.

Parlaci della tua esperienza su Tik Tok. Come ci sei entrato in contatto?

Sono entrato su Musically poco prima che diventasse Tik Tok, avevo visto una pubblicità su You Tube di un content creator che portava video di beatbox ed ho voluto provare a farlo anch’io. La mia esperienza su Musically e poi su Tik Tok varia, va da contenuti di beatbox ad altri umoristici, fino alle mie attuali canzoni.

Quali sono i rapper a cui ti sei ispirato maggiormente agli albori del tuo percorso?

Non ho preso ispirazione da altri rapper, il mio obiettivo è sempre stato quello di portare uno stile che fosse il più innovativo possibile e che potessi identificare come completamente mio.