Nel vasto panorama dell’hip hop italiano, Madness emerge come un’artista di spicco, con una storia profondamente radicata nelle strade urbane e nelle correnti musicali che hanno modellato i decenni passati. Scoperto quasi per caso nel tumulto culturale degli anni ’80, il giovane Madness si è trovato immerso in un mondo di ritmi break e graffiti, spinti dai suoni pionieristici di LL Cool J e delle bandiere dell’hip hop italiano come Articolo 31 e Sangue Misto.

Dal registrare demo in modo casereccio nel 1996, fino a formare il duo Codice Personale e il successivo collettivo DEFCODE, Madness ha avuto un impatto notevole sulla scena hip hop di Roma, collaborando con artisti influenti e mettendo in piedi progetti che hanno riscosso riscontri positivi a livello nazionale. Attraverso le formazioni degli Inquilini e del PsycoMad-duo, ha esplorato tematiche profonde, spesso ispirate alla letteratura classica come l’Inferno di Dante.

Con il suo stile di fast rap e un flow off beat, Madness ha definito un’identità unica nel rap, culminata nella pubblicazione di album che hanno consolidato la sua presenza nel circuito underground e oltre. La sua discografia include pezzi da novanta come “Suicidio”, “Suicidio fallito” e “Il grande Addio”, con questo ultimo che segna una maturazione sia tecnica che tematica.

L’impegno di Madness nel rap italiano non si ferma alla sua musica; il suo contributo continua con partecipazioni frequenti in tracce collettive e collaborazioni con nomi di spicco del panorama musicale. Il suo ultimo progetto, “Delorean”, segna un’altra evoluzione del suo stile e della sua visione artistica, incorporando collaborazioni con artisti come Claver Gold e Metal Carter, riflettendo un continuo dialogo con le correnti contemporanee dell’hip hop.

Madness non solo rappresenta una figura di spicco nel rap italiano, ma anche un artista che ha saputo evolversi e rimanere rilevante in un panorama musicale in costante mutamento, mantenendo sempre una forte connessione con le sue radici e la sua passione originaria. Ora, scopriamo più dettagli nella nostra intervista esclusiva con l’artista, dove esploreremo i suoi pensieri, le sue ispirazioni, e i suoi piani futuri.

Intervista a Lord Madness

1. Prendendo spunto dalla copertina, si può dire che questo album abbia una doppia faccia e, se sì, in che modo?

Come si faceva ai tempi, una side A e un side B. Ogni side ha un concept differente quindi un sound differente e approccio alla scrittura differente. Quando è il Joker a parlare e quando è Michele.

2. Perché tra tutti gli interpreti di Joker hai scelto proprio Heath Ledger per dare il titolo al tuo nuovo album? C’è qualcosa nella sua storia personale che ti ha colpito in particolare?

Ci sono delle affinità sia umane che artistiche. Dalla dedizione maniacale nell’ interpretazione, alla filosofia di quel Joker in particolare. Le teorie sul Caos e sulla follia, certe frasi sono da tatuarsele e lo sai perché lo farò? Perché io sono il prossimo Heath Ledger! Ho smesso di voler raggiungere obbiettivi già da tempo eppure continuo a correre per raggiungerli perché mi fa sentire vivo. Poi sai con gli psicofarmaci ho avuto certi problemini, forse se avessi spinto di più con quel coltello ora il mio team starebbe a festeggiare un platino.

3. Hai dichiarato che ogni singola traccia del disco è totalmente autobiografica e che i versi dei brani sono uno spaccato del tuo vissuto: quanto ti è costato metterti a nudo con la musica?

Parli della Side b presumo. Non mi è costato nulla, anzi, mi ha aiutato a esorcizzare qualche demone, anche se poi all’inferno io ci faccio le vacanze a cinque stelle. in ogni disco ho sempre scritto di me, in questo caso ho calcato di più la mano e marcato di conseguenza il dualismo persona/artista.

4. Magari ti è già capitato ma se incontrassi oggi un ragazzino cresciuto ascoltando trap e drill e che non ti conosce, come gli racconteresti la tua musica e il tuo stile?

Non credo che la musica o un tipo di stile vada raccontato, chiunque può ascoltare e criticare in positivo o negativo ciò che faccio. Non tutti hanno il background per poterselo permettere ma magari cresceranno o anche no. Il mio compito è fare musica e comunicare pensieri, stimolare emozioni, poi come un mago non svela i suoi trucchi anche un barzellettiere non deve spiegare la barzelletta. Io sono entrambi, un mago che racconta barzellette tragicomiche. Poi trap drill boom bap, non mi interessano le etichette e non giudico in base a quelle.

5. Di tutta la tua discografia c’è qualcosa che non rifaresti e perché?

Rifarei tutto e forse meglio. Alla fine anche Ie prime robe che ritengo inascoltabili, mi hanno permesso di evolvermi, chi non sbaglia non migliora, chi nasce imparato rimane dove sta.

6. Visto che sei di Roma ci racconti come se la passa attualmente la scena hip hop romana? Anche senza fare necessariamente nomi, qual è il suo stato di salute?

C’è tanta merda potente come tanto trash, ma questo penso sia un classico in ogni scena di una grossa metropoli. Quello che mi dispiace è che c’è poca apertura mentale e tante microscene che non comunicano tra loro, peccato! In questo potremmo imparare da Milano. Essere uniti per un obbiettivo comune non è un delitto. Di certo non mi sono mai sentito profeta in patria.

7. Guardando al tuo passato, hai mantenuto i contatti in qualche modo con i tuoi compagni dello storico collettivo Gli Inquilini? Cosa ti è rimasto di quel periodo? 

Kento è tra i miei best friend, oltre che tra i migliori liricisti di sempre. Ogni tanto sento Barry Convex e becco Il Profeta Matto. Ho un ricordo vago, scusa la schiettezza ma credo non mi sia rimasto nulla di quel progetto, ho rimosso totalmente quella mia iniziale parte di “carriera”

8. Viste le tante reunion di molte band storiche dell’Hip-Hop italiano, non ci avete mai pensato?

Credo che la mia precedente risposta valga anche per questa di domanda. Sono più storico io degli Gli Inquilini. Zero falsa modestia.

9. Ci sono date previste per la presentazione di Heath Ledger? Come sarà organizzato il set dal vivo?

Stanno entrando parecchie date, io e Promo L’Inverso stiamo architettando uno show a tutti gli effetti, venite ai live se volete il fuoco. Peace

Di admin

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