Beak on The Night, nome d’arte di Antonio Christian Laudando, è un produttore musicale classe 1999 di Aversa (Caserta). Grazie alla collaborazione con il gruppo romano Thelonious B. per il pezzo “On Gang” nel 2020 ha ottenuto il suo primo disco d’oro. Ma tra le sue collaborazioni da citare ci sono anche quelle con gli FSK (per i brani “Camoscio” e “Don’t Touch My Stick” – il secondo insieme a Greg Willen), Radical (per “3K” feat. Rosa Chemical), Dani Faiv (per “1312” feat. Disme, Vaz Tè) e soprattutto con Daytona KK, rapper della sua zona, originario di Casal di Principe, che segue sin dagli inizi della carriera curandone la direzione artistica e con cui sta per pubblicare un nuovo EP distribuito da ADA. Figlio di un Dj specializzato in house, Beak on The Night fin da piccolo è cresciuto a contatto con la musica, immergendosi in uno studio pieno di vinili di ogni genere, ascoltando di tutto, a partire dai vari stili di musica elettronica, per poi appassionarsi in particolare all’hip hop. Dal 2023 fa parte del roster di Virality, etichetta e agenzia di management fondate da Alessandro The Pimp. Gli abbiamo fatto qualche domanda per conoscerlo un po’ meglio in attesa di ascoltare il nuovo EP di Daytona KK, in uscita il 9 giugno.

Sei il direttore artistico e il produttore musicale di Daytona KK, che sta per pubblicare un nuovo EP: come definiresti il vostro rapporto?

Con quasi tutti gli artisti che ho prodotto, ho condiviso anche molta vita privata e personale, anche per entrare di più nella loro mentalità, ma quello con Daytona è un rapporto unico perché oltre alla relazione tra produttore e rapper, siamo proprio amici. Ci conosciamo e frequentiamo da poco più di una decina d’anni, da quando ero tredicenne o quattordicenne, anche perché siamo originari della stessa zona. C’è una base molto solida, insomma: abbiamo iniziato a fare musica insieme da quando eravamo ragazzini e abbiamo scelto insieme di iniziare questo progetto, di prendere questa strada.

E come racconteresti la vostra musica a chi non vi conosce?

A chi non conosce la nostra musica direi che è un mondo da scoprire: i testi di Daytona sono molto personali, rappresentano molto il suo mondo, come lo vede lui, e grazie al mio apporto posso aggiungere che la sua musica viaggia tra tante influenze diverse e ha un suono fresco.

A proposito di questo, visto che tuo padre è un Dj, sappiamo che sei cresciuto a stretto contatto con molta musica. Oltre al rap, quali generi musicali segui e ti piacciono?

Mio padre mi ha influenzato fin da piccolo per l’ascolto generale di tanta musica. Da quando avevo circa 13 anni, a me principalmente piaceva molto l’hip hop, però siccome dagli 11 ai 13 anni ho suonato il pianoforte, ho ascoltato anche musica classica, oltre a tutto quello che passava mio padre in radio, principalmente house, hit anni ’70, ’80 e ’90, ascolti che mi hanno portato a scoprire anche l’elettronica e i suoi sottogeneri. Poi sono arrivato alla trap e un po’ anche al rock… insomma, ho sempre avuto una visione della musica molto aperta, una curiosità verso ogni genere musicale e questa attitudine mi ha portato a sperimentare molto sui suoni e sui ritmi. In ogni caso, principalmente, il legame più forte è con l’elettronica e con tutto quello che riguarda la musica hip hop, il rap.

Sia tu che Daytona KK fate parte di una nuova etichetta e agenzia di management che si chiama Virality: ci racconti di che tipo di realtà si tratta?

Quello che posso dirvi è che Alessandro The Pimp, il fondatore di Virality, ci sta seguendo da qualche mese e ci sostiene, è il nostro produttore esecutivo. Da quando c’è lui senza dubbio riusciamo a organizzare meglio tutto e in una maniera professionale, anche i lavori extra-musicali. L’intento condiviso è quello di portare il progetto al massimo del risultato.

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