Im Envy è un rapper partenopeo classe 2002. L’artista, da sempre affascinato dalla cultura hip hop, è salito alla ribalta successivamente alla sua credibilissima rivisitazione del brano Int ‘o rione dei Cosang.
Im Envy, ha sfidato sé stesso, mettendosi alla prova, remixando una canzone leggendaria. Il tributo ai CoSang è un qualcosa di delicato, da trattare con la massima cura e meticolosità.
La probabilità di una figuraccia era abbastanza alta, eppure Im Envy, non solo è riuscito a tenere il passo con una delle poesie street più iconiche del panorama rap italiano, ma ha addirittura risvegliato una fiamma sopita da tempo: quella della delivery cruda, hardcore, forbita da uno stile lessicale di tutto rispetto.
Im Envy, ha rilanciato continuando a pubblicare brani, finché il 20 Maggio ha deciso di estendere la propria creatività in un progetto, precisamente un mixtape. MORE LIFE MIXTAPE, contiene 15 brani, di cui alcuni, già editi in precedenza come singoli.
Im Envy, si inserisce nel contesto dei rapper new gen della scena rap napoletana. Insieme ad Hosawa, Cecchy e Kepa, l’artista, rappresenta una delle nuove leve partenopee più intriganti . Il disco vanta le collaborazioni di Nicola Siciliano e Ntò.
Im Envy entra nel game a gamba tesa. Il rapper, sfoggia una delivery invidiabile, e assimila tutta la sua visione al mic, attraverso un flow serrato, al cardiopalma, che non lascia spazio ad interpretazioni.
Im Envy, racconta senza filtri la realtà dei quartieri di Scampia e Secondigliano, la street life degli scantinati, e lo fa con una credibilità e una tecnica di tutto rispetto. Le metriche sono serrate, le rime vengono chiuse anche alla seconda o alla terza.
Im Envy, sa scrivere, interpretare il rap, ed è real. MORE LIFE MIXTAPE è un concentrato costante di barre, una raffica di punchline e storytelling hardcore.
La caratura cruda di Im Envy, si sposa alla perfezione con il comparto contenutistico che non si discosta mai dal gangsta rap, ma a differenza di tanti progetti del rap italiano odierno, MORE LIFE MIXTAPE è un prodotto valido, sia per il modo in cui è narrato, sia per le verità espresse.
Im Envy, non rappa per sentito dire, non crea cinema di strada. L’artista, esprime il disagio vissuto in prima persona e che osserva attorno a sé. La penna del rapper, non fa sconti. La volontà è chiara: arrivare come un pugno allo stomaco. Preciso, diretto, senza fronzoli.
Il focus di Im Envy è quello di trasmettere il senso di appartenenza, ma anche descrivere il sottomondo delle periferie con una poetica randagia e vagabonda. Ascoltando MORE LIFE MIXTAPE, si percepisce lo studio del rap da parte di Im Envy.
L’innata percezione di un occhio che penetra la profondità – in tutti i sensi – dei seminterrati, è una capacità insita nell’artista. Im Envy, sputa dai basement, scorge dalla polvere, e rappa senza remore.
Il progetto non è perfetto, ma non potrebbe essere altrimenti, considerando che questo è il primo vero lavoro di Im Envy. Il rapper, oltre a risultare un po’ ripetitivo nei concetti, utilizza spesso anche alcuni vocaboli come Comptom.
La replica nel linguaggio e nelle tematiche, chiaramente, genera un po’ di monotonia. Ascoltando MORE LIFE MIXTAPE, è inevitabile rendersi conto che Im Envy rappresenta una delle scoperte più intriganti del panorama rap napoletano.

Le strumentali di MORE LIFE MIXTAPE sono state realizzate da ONii, Nothingto$ay, Heavy Drug, Argo, Machu e Nicola Siciliano. Lo stile dei tappeti musicali, rispetta pienamente il concept proposto da Im Envy: i beat sono sporchi, duri, graffianti.
Il sound di MORE LIFE MIXTAPE, penetra le radici dell’hip hop e si muove tra il suono delle traphouse di Atlanta e il boom bap classico. Il sample neomelodico di COMME E ‘MERICAN, viene intervallato da un’intro in cui alcuni scugnizzi raccontano l’ascesa che hanno vissuto nella microcriminalità.
I campioni rivestono un ruolo importante all’interno di un mixtape che non vive esclusivamente di reference, ma cerca di coniugare ogni ambito sonoro al flow e all’interpretazione di Im Envy. L’ambientazione e le atmosfere gangsta, riecheggiano in tutto il progetto.
MORE LIFE MIXTAPE, non tradisce la sue essenza neanche negli episodi gangsta love: il taglio è hardcore, e non potrebbe essere altrimenti. I produttori, costruiscono un contesto coerente con la delivery di Im Envy.
Gli spazi che vengono colmati con intervalli in cui compaiono le voci dei protagonisti, sono gestiti molto bene. Le produzioni non strizzano l’occhio a suoni melodici, e non hanno alcuna necessità di cercare un’esposizione mediatica forzata.
MORE LIFE MIXTAPE, naviga nel suo mare tempestoso senza remore. Il sound, ci immerge perfettamente nelle circostanze estrapolate dai testi. L’affinità tra i tappeti musicali e la scrittura di Im Envy è evidente, e questo è un aspetto tutt’altro che scontato.
In un mercato discografico in cui anche gli artisti che trattano determinate tematiche, si lasciano traviare dai compromessi delle etichette, MORE LIFE MIXTAPE, vuole semplicemente essere un prodotto valido per i cultori del gangsta rap.

Anche negli episodi a sfondo romantico e maggiormente melodici, Im Envy non tradisce il suo essere e mantiene intatto lo stile grezzo. Il gangsta rap è un genere estremamente abusato in Italia e, spesso, chi lo maneggia, tende ad esasperare, fingere o inventare di sana pianta.
Im Envy è credibile. Soprattutto, non denigra. L’artista, non si perde nel sessismo tossico superfluo e ambisce a condensare poetica in ogni episodio del progetto. Im Envy, ci immerge nell’underground dell’hinterland di NA, ma non lo fa con un atteggiamento da buffone o da criminale navigato.
Im Envy, illustra un certo tipo di lifestyle, non per elogiare determinati comportamenti, quanto più per rafforzare il concetto che il talento fiorito dal degrado sotterraneo, è un plus che l’Italia non può e non deve ignorare. Nell’era trap, in cui si millantano dissing e contenuti, Im Envy ristabilisce un’importante linea di confine. Il vero, riconosce il vero.
Il resto è marketing, industria, numeri e hype. Im Envy, ha una capacità incredibile di adattarsi ai beat e sfoggia un tot di flow camaleontici di tutto rispetto.
L’artista, può crescere ancora molto, ma le prospettive sono rosee, e se il rapper continuerà a percorrere la strada intrapresa, siamo sicuri che potrà ritagliarsi uno spazio importante. Le premesse ci sono tutte.
Chiudiamo con i feat: Ntò resta un cecchino, anche se forse il suo feat poteva acquisire maggior lustro su un pezzo dal contenuto più street. Nicola Siciliano, sorprende in positivo. La sua strofa è una manata che si lega perfettamente a quella di Im Envy.
