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L’Elfo: “Io non sono un prodotto, sono un artista”. L’intervista su Sangue Siciliano

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L’Elfo è tornato nel game con Sangue Siciliano, album di inediti rappato quasi esclusivamente in dialetto. La volontà del rapper era quella di ritornare alle origini e ripartire dalle radici, per poi sviluppare un concept partendo dal passato, ma con uno sguardo sempre riferito al presente.

L’intenzione è quella di non conformarsi ai dettami dell’industria discografica, disabituata al dialetto siciliano. La scelta di L’Elfo è chiara e nitida: priorità all’arte e alla creatività. Ho avuto il piacere di intervistare L’Elfo per farmi raccontare la genesi del progetto, ed approfondire il disco. Prima di passare all’intervista, schiaccia play e goditi l’ultimo progetto di L’Elfo!

 Ciao L’Elfo e benvenuto!!! Sangue Siciliano è il tuo nuovo album. Hai deciso di pubblicare un progetto strutturato per gran parte in dialetto siciliano.  Questa è una scelta coraggiosa e in controtendenza. Come sono nati il concept e questa volontà precisa?

Grazie a voi per l’invito! Il disco in realtà è una sorta di ritorno alle origini perché mi sono fatto conoscere al grande pubblico con i miei pezzi in dialetto catanese, quindi tutto molto naturale.

In che momento umano ed artistico arriva Sangue Siciliano? Dopo svariate esperienze, sia in freestyle che nella discografia italiana, pensi di essere nel tuo momento di massima maturità?

Sono come il vino buono senza solfiti. Quindi più passa il tempo, più divento forte. Non so se sono nel mio prime, questo lo devono dire le persone.

Prediciottesimo sbeffeggia lo sfarzo eccessivo e il lusso ostentato con troppe forzature, così come Cuttigghiaro attacca i social e le maschere. A tal proposito, come valuti la situazione del rap italiano?

 Il rap italiano è pieno di persone che collaborano assieme solo per interessi economici e personali. Io sono un cane sciolto e lo sono sempre stato. 

L-Elfo-Sangue-Siciliano-Cover-1024x1024 L'Elfo: "Io non sono un prodotto, sono un artista". L'intervista su Sangue Siciliano

 Il tuo è un lavoro viscerale, creato anzitutto per amore della cultura e del tuo popolo. Questo modus operandi, si oppone ad un’industria che punta troppo su numeri e calcoli discografici. In uno scenario del genere, come riuscire ad evolversi senza snaturarsi?

L’importante è essere sempre sé stessi. Io non sono un prodotto, io sono un artista. Faccio quello che amo, e non mi sottometto alla mafia musicale.

 In Ti Ittai è presente un extrabeat intrigante. Ci avevi già abituato ad esercizi di stile del genere, però mi sembra che hai affinato sempre più questa skill. Per te, quanto sono importanti le tecniche nel rap?

Il motivo per cui mi sono innamorato del rap è proprio questo, tutto lo stile che c’è dentro (che oggi il grande pubblico manco capisce probabilmente). Quando riesco a fare sempre meglio, mi sento molto soddisfatto e contento di me stesso.

Per quanto riguarda i contenuti, sei partito da alcuni concept precisi o ti sei lasciato guidare dal flusso dei beat e dall’istinto?

Il disco lo vedo come una specie di tour a Catania, visto dagli occhi di un ragazzo che ha vissuto realmente le strade di questa città.

l-elfo-3-1024x768 L'Elfo: "Io non sono un prodotto, sono un artista". L'intervista su Sangue Siciliano

Rappresenti la voce della Sicilia nel rap italiano. Pensi che la realtà sicula, sia eccessivamente sottovalutata? Se si, per quali motivi?

Amo i miei fan e ringrazio il cielo se esistono persone che capiscono chi merita realmente. In Sicilia non mi sento sottovalutato, in Italia nemmeno. Nel senso che in Italia non vengo preso in considerazione dai grandi riflettori perché hanno deciso così.

Una delle frasi più intense del disco è:” l’ ischemia, l’ospedale, quelle ore/forse è l’unica volta che mi hanno toccato il cuore”. La musica può essere quello strumento in grado di toccare le corde della tua anima?

Sono sempre stato bipolare nella mia musica perché lo sono anche nella vita reale. Amo il mio lato aggressivo, e amo il mio lato più fragile.

LElfo-5-1024x875 L'Elfo: "Io non sono un prodotto, sono un artista". L'intervista su Sangue Siciliano