Frasi di Ghemon

Ghemon, all’anagrafe Giovanni Luca Picariello, è uno degli artisti più innovativi e poliedrici della scena musicale italiana. Con il suo stile unico che fonde rap, soul e R&B, Ghemon ha saputo conquistare un vasto pubblico grazie alle sue liriche profonde e introspective. Le sue frasi migliori riflettono una straordinaria capacità di esprimere emozioni complesse e di raccontare storie di vita con autenticità e passione.

Durante la sua carriera, Ghemon ha collaborato con numerosi artisti di rilievo, arricchendo il panorama musicale italiano con progetti eclettici e sempre originali. Tra le collaborazioni più significative, spiccano quelle con Neffa nel brano “Adesso sono qui”, Giuliano Palma in “Fine dell’estate” e Mecna in “Marmellata”. Queste collaborazioni non solo hanno ampliato il suo repertorio, ma hanno anche dimostrato la sua versatilità e la capacità di adattarsi a diversi generi musicali.

In questo articolo, esploreremo alcune delle frasi più iconiche di Ghemon, che riflettono la sua maestria nel coniugare introspezione e narrazione personale. Attraverso le sue liriche, scopriremo il mondo emotivo e artistico di uno dei cantautori più apprezzati e talentuosi della scena musicale italiana contemporanea, svelando l’intensità e la profondità del suo lavoro.

Le migliori frasi delle canzoni di Ghemon

  1. “A fare il duro sarei falso, forzato | Mi riesce molto meglio essere me | anche se fragile e lunatico.”

  1. “Questo inchiostro sputa fuori il mio dolore che è nero come il suo colore | siero, deiezione del vecchio me che muore.”

  1. “E certe volte non lo so | se per pigrizia o per avidità | faccio discorsi al limite dell’ovvietà | tipo che: amo chi mi ama | e annullo chi mi odia | ma il paradosso sta nella normalità | perché finisco coll’amare chi mi odia | e per penalizzare chi mi ama | Del resto la mia vita è fatta anche di questo | e la mia pace è diventata un fatto complicato.”

  1. “In bilico, tra accontentarvi o essere libero | tra osare o puntare al sei politico | come posso accettare il vostro spirito critico | se vi mostro la luna ma voi fissate il dito.”

  1. “Tu sai di me quello che leggi se mi guardi in faccia | perché è quello che io voglio che tu sappia.”

  1. “Parte tutto dalla testa: l’amore, gli istinti | La testa fa la trama, la disfa, fa i ritmi.”

  1. “Ed ho imparato che è meglio fare un percorso rodato | che essere un uomo snodato senza midollo e fiato | o per forza soldato e che ogni bastonata, | che ogni critica ingrata va ridimensionata in base a qual è il pulpito dal quale ti è arrivata.”

  1. “Il fine giustifica il gioco è il modo di prendere la sconfitta che diversifica ognuno quando lo scarto è di poco.”

  1. “Perché l’hip-hop è una cultura stupenda | è la gente che c’è dentro che è una merda…”

  1. “Non cerco cose per pochi per quando le hanno in troppi le odi.”

  1. “Allora è più giusto che io ti lasci a qualcun altro | tanto so che questi attimi passeranno | so che un re può perdere una regina | ma conservare lo scranno.”

  1. “Come puoi dirgli: “Questo sabato partiamo” | solo per scappare da quello che non può darti più nel quotidiano | e forse per procurarti un motivo per dirgli di nuovo: “Ti amo?””

  1. “Ti accontenti, ma per me non ti vuoi dire | che il confine tra amore e routine è una linea sottile | Ma ti ricordi più i brividi che si provano | quando sentiamo battere il cuore dentro lo stomaco? | Quando a guardarsi le parole non si trovano | si parla con gli abbracci dentro a baci che piovono.”

  1. “Stanco delle definizioni che vi inventate | perché questo è rap e il resto sono cazzate.”

  1. “Sei tu | il rosso delle scocche di un bambino | il fresco dell’altra faccia del cuscino | il vento d’estate | il mosto del vino | le carezze di mia madre | l’odore del ragù a primo mattino.”

  1. “A noi musicisti, non è garantito, cosa saremo dopo | e lo sappiamo che vivremo con poco | ma sarà un poco così pieno che avremo sconfitto il vuoto.”

  1. “Se non sbatti la testa nelle cose | non imparerai come risolverle | la vista starà sempre a riproportele.”

  1. “Se non tieni con cura le tue cose non darai valore | a ciò che il cuore seppellisce con la polvere.”

  1. “Sono l’errore di sistema | Corredo spettacolo sui beats come i team di mister Zeman.”

  1. “La luce tra le imposte è come raggi infrarossi e le scarpe sono dossi da scavalcare | ostacoli che vanno rimossi come Testimoni di Geova, disposti a bussare.”

  1. “Jay Dee, James Brown, Marving Gay | per Battisti, De Andrè, Donnie Hathaway | Piero Ciampi, Luigi Tenco, Rino Gaetano | hanno fermato il tempo… perciò li ricordiamo.”

  1. “Il cielo è il limite per chi non lo supererà.”

  1. “C’è Gianni che ha problemi con la fidanzata | e non sopporta la sua personalità spiccata, | lei balla, sa fare la spaccata, | peccato che l’ha fatta a tutti quelli con cui è stata.”

  1. “Perdo le forze che col tempo ho costipato e che il tempo in un solo schiocco ha dissipato | La musica mi tiene in scacco, con il suo mood sofisticato | quando il sole dei miei giorni ha spazio risicato e raggio limitato.”

  1. “È musica, com’è che non capite? | parole, suoni, fine. | Il racconto più spontaneo delle nostre vite.”

  1. “E i miei pensieri volano, volano, volano… con buona pace della gravità.”

  1. “E se c’è un Dio non credo sia corrotto, davvero, | come una parte del clero, che non riconosco, | se c’è democrazia quella che vedo, è un lontano ricordo, | perché il concetto originale lo abbiamo rimosso.”

  1. “Non le sopporto perché sono materiali, uterine, attaccate a dei valori marginali | Quando cerco spazio loro tarpano le ali e se dò spazio è colpa mia che tralascio i particolari.”

  1. “Certe notti sogno come Luciano | di sparare tutti alla Lucky Luciano | e cambiare identità come Luciano | per fottere alla grande il fisco come Big Luciano.”

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