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Le 15 migliori canzoni di Guè Pequeno: una carriera tra hit, stile e aneddoti da raccontare

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Guè Pequeno, oggi conosciuto semplicemente come Guè, è una delle icone indiscusse del rap italiano. Con uno stile inconfondibile che unisce street credibility, introspezione lirica e hit da classifica, l’artista milanese ha lasciato un segno profondo nella scena urban italiana negli ultimi vent’anni. Dai primi successi con i Club Dogo ai progetti da solista, Guè ha saputo evolversi, costruendo un repertorio capace di parlare a più generazioni.

In questo articolo scoprirai le 15 migliori canzoni di Guè Pequeno: brani iconici che ogni fan del rap italiano dovrebbe ascoltare almeno una volta. Un viaggio tra barre taglienti, beat d’ispirazione internazionale e storie di vita reale che hanno consacrato Guè come un punto di riferimento assoluto nella musica urban contemporanea.

1. Brivido (con Marracash)

Estratta dall’album “Bravo ragazzo”, molti la scambiano per una “semplice” canzone d’amore, ma anche in questo caso ha aperto la strada a molte tendenze che sarebbero diventate dominanti negli anni a venire: l’uso dell’AutoTune in primis, ma anche la collaborazione con dei veri e propri musicisti. Una pietra miliare del rap melodico italiano.

2. Rose Nere

Estratto dall’album Il ragazzo d’oro, è uno dei brani più intensi e introspettivi di Guè. Qui l’artista racconta le cicatrici della strada con immagini forti e malinconiche, dimostrando di non essere solo un “hit maker”, ma anche un narratore lucido delle sue esperienze.

3. “Spacco tutto” (Club Dogo, 2010)

Secondo molti, è proprio “Spacco tutto” ad aver dato origine alla deriva più contemporanea del rap italiano: tamarra e catchy al punto giusto, diretta e potente come poche, è citata da buona parte dei trapper di nuova generazione come una delle loro grandi ispirazioni. Un anthem generazionale che ha aperto la strada alla trap italiana.

4. Lamborghini (feat. Sfera Ebbasta)

Un vero e proprio banger, diventato un simbolo dell’unione tra generazioni rap. L’alchimia tra Guè e Sfera ha fatto volare il pezzo in cima alle classifiche, portando il rap italiano a una dimensione più pop e internazionale.

5. Scappati di Casa

Con questo brano Guè si racconta in maniera cruda, senza filtri. Una testimonianza della sua vita e delle sue origini, che tocca corde profonde soprattutto per chi segue l’artista dagli esordi con i Club Dogo.

6. Tuta di Felpa (Feat Ntò)

Un incontro di mondi diversi del rap italiano. La potenza lirica dei tre artisti rende questo brano una delle collaborazioni più apprezzate dagli appassionati.

7. Milionario (feat. El Micha)

Un brano che mescola rap italiano e sonorità latine, raccontando con ironia e carisma il sogno della ricchezza e dello status. Un altro esempio di come Guè sappia reinventarsi con leggerezza.

8. “Bravo Ragazzo” (2013)

Il rapper lo considera il suo vero disco da solista, in cui la vendita di CD fisici contava ancora. Eccessi, sfida ai competitor, menzione del rapporto simbiotico tra Mafia e Stato, “Bravo Ragazzo” è il grido di libertà e potenza che più di altri ha lanciato Gué Pequeno nel mondo discografico. Conquistò il disco di platino nel 2014 e lo rese il primo italiano a firmare per la prestigiosa etichetta internazionale Def Jam Recordings.

9. Non Ci Sei tu

Un brano che unisce malinconia e stile, capace di parlare di assenze e rapporti complicati. Mostra la parte più intima e sensibile di Guè, spesso nascosta dietro l’immagine da “boss”.

10. “Tornare Indietro” (da Bravo Ragazzo, 2013)

Nel brano ci viene descritto un rimpianto e del pensiero ricorrente che riguarda il desiderio di mandare le lancette all’indietro, per rimediare ad errori passati o per rivivere un momento o una persona che non c’è più. Ma come ci dice Guè in “Tornare Indietro”: “Ma quel che è fatto è fatto, non si torna indietro”.

11. “Il Tipo” (da Mr. Fini, 2020)

Mr. Fini è l’album più cinematografico e visionario di Gué Pequeno, che l’ha concepito come un vero e proprio kolossal musicale a capitoli. “Il tipo” è il ritratto di un criminale di fantasia, tratteggiato inquadratura per inquadratura con liriche lucide come istantanee, che giocano sull’ambiguità delle similitudini tra la sua vita e quella di un rapper famoso.

12. Ragazzi Fuori

Un ritorno alle radici, al linguaggio della strada. In questo brano Guè mette in musica la realtà dura che tanti giovani vivono, senza edulcorare nulla.

13. “Bling Bling (Oro)” (da Sinatra, 2018)

Solo Gué Pequeno poteva riuscire a inserire in un brano rap un campione di “Oro” di Mango, una delle canzoni più tipicamente melodiche della tradizione italiana, e trasformarlo in un pezzo rap da disco di platino. Il brano è stato prodotto con Big Fish e Rhade ed è impreziosito dal campionamento di “Oro”, con tanto di benedizione della moglie del cantante lucano scomparso.

14. “Chico” (da Mr. Fini, 2020)

In “Chico”, Guè Pequeno collabora con l’amico Luché e Rose Villain, giovane cantautrice italiana che da anni vive a New York. “Chico” è il secondo singolo estratto da “Mr. Fini”, album uscito nel 2020. Il brano accoglie sfumature di latin urban, che accompagnano un testo incentrato su un protagonista che non teme le difficoltà della vita.

15. “Daytona” (con Marracash, da Guesus, 2021)

Gli artisti che hanno collaborato al disco sono Geolier, l’immancabile Marracash, Salmo, Franco 126, Ketama 126, Jadakiss, Rick Ross. La collaborazione con Marracash in “Daytona” rappresenta l’ennesimo capitolo di una delle partnership più durature e proficue del rap italiano.

Aneddoti e Curiosità della Carriera

Il Cambio di Nome: Nel 2021, con l’uscita di “Guesus”, l’artista ha ufficialmente rimosso “Pequeno” dal proprio nome d’arte, diventando semplicemente “Guè”.

I Soprannomi: Nel corso della sua carriera, il rapper ha assunto tanti pseudonimi, la maggior parte ricavati da giochi di parole con la parola Guè (ad esempio, Guersace, Hugh Guefner, Guevchenko, Gueddafi).

Le Influenze Inaspettate: Da giovanissimo era un patito della musica rock, ascoltando band come Nirvana, Alice in Chains, Aerosmith, Red Hot Chili Peppers e Rage Against The Machine. Sono stati proprio questi ultimi ad ispirare la carriera rap di Guè.

La Def Jam: È stato il primo italiano a firmare per la prestigiosa etichetta internazionale Def Jam Recordings, aprendo la strada per altri rapper italiani sui mercati internazionali.

Sanremo 2025: Nel 2025 partecipa in gara a Sanremo 2025 insieme a Tormento, Joshua Bale e Shablo, segnando un momento storico per il rap italiano al Festival della Canzone Italiana.

Guè Pequeno ha trascorso venticinque anni a lasciare un segno indelebile nella scena rap italiana, evolvendosi dalle Sacre Scuole ai Club Dogo fino alla carriera solista, sempre anticipando i tempi e influenzando generazioni di artisti. La sua discografia rappresenta un viaggio attraverso l’evoluzione del rap italiano, dalla vecchia scuola underground al successo mainstream, mantenendo sempre un’identità artistica riconoscibile e una capacità unica di rinnovarsi senza perdere la propria essenza.

In Conclusione

Guè Pequeno non è solo un rapper: è un pezzo di cultura italiana. Ha saputo parlare a più generazioni, unendo chi lo seguiva dai tempi dei Club Dogo a chi oggi lo scopre grazie alle collaborazioni con la nuova scena. Le sue canzoni sono specchi di vita: alcune fanno ballare, altre fanno pensare, tutte lasciano un segno.

E forse è proprio questo il segreto di Guè: essere sempre se stesso, tra successo e vulnerabilità, lusso e realtà, regalandoci brani che diventano colonne sonore dei nostri momenti. Perché, alla fine, ascoltare Guè significa un po’ ascoltare anche noi stessi.