Gabbo pubblica il nuovo EP “Maybe The Next Time”

Dal 25 novembre 2022 sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale “Maybe the next time”, il nuovo EP di Gabbo dal quale è estratto il singolo in rotazione radiofonica “Tu come fai”.


“TU COME FAI”, focus track del nuovo EP di Gabbo, vede le collaborazioni di Ugo Crepa, Calmo e PeppOh, con Squarta in cabina di regia alla produzione insieme allo stesso Gabbo.

Una delle tracce più introspettive del progetto in cui prevale la magia del basso, elemento fondamentale attraverso il quale vengono esaltati gli esercizi di stile dei rapper presenti. Un vero e proprio  tripudio di flow e attitudine in cui il concetto passa in secondo piano.

“Tu come fai” sintetizza al meglio il concept di “Maybe The Next Time”. Il nuovo EP di Gabbo è caratterizzato da una forte matrice rap che rispecchia a pieno i gusti e le influenze del produttore italiano, amante della black music a 360 gradi.

Dichiara l’artista a proposito della nuova release:“Da sempre a casa si ascoltava black music ed è stato fondamentale; jazz, soul, funk, R&B e dance music la facevano da padrone nelle mura di casa nostra. Credo sia proprio questo il motivo per cui il sound Black è quello che mi esce naturale e che mi rappresenta maggiormente. Ho voluto fare  tutto questo insieme ad amici che amo e stimo, mio fratello Squarta ed i  talentuosi Ugo Crepa, PeppOh, Luca Notaro e Calmo

Biografia

Gabbo, pseudonimo di Gabriele Centofanti è un bassista e produttore italiano. Nato in una famiglia di musicisti, Gabbo inizia a suonare il basso elettrico a 15  anni. Poco dopo inizia la sua attività concertistica con diverse formazioni spaziando  tra vari generi musicali (dalla classica al rock , passando per il funk e il pop) fino  ad arrivare al rap, genere del quale diventa uno dei maggiori esponenti musicali  grazie alla collaborazione iniziata nel 2006 e tutt’ora in essere con la band  storica romana dei Cor Veleno, formata in origine da Primo Brown, Grandi  Numeri e Squarta e diversi anni dopo anche da Gabbo stesso.

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