Dopo aver attirato l’attenzione con il singolo gEEKEd, il giovane rapper sardo DAW, al secolo Davide Taris, torna con un progetto più ampio e maturo: “MAMA i cAn’t stAy hErE”, un EP denso di significato e carico di urgenza emotiva. Originario del Sud della Sardegna, Daw si fa portavoce di una generazione inquieta e disillusa, che cerca via di fuga da un contesto esistenziale opprimente.
Un titolo che è una dichiarazione
Il titolo dell’EP non è solo una scelta stilistica, con quel curioso alternarsi di maiuscole e minuscole che richiama le estetiche digitali contemporanee. “MAMA i cAn’t stAy hErE” è una vera e propria dichiarazione di disagio e di bisogno di evadere. Il richiamo alla figura materna, accostato al desiderio di fuga, racconta la tensione tra radici e aspirazioni, tra un mondo che stringe e un altrove ancora indefinito, ma desiderato.
Un sound sperimentale tra conscious e trap
Il progetto si apre con 01.46, un brano che segna subito la direzione del lavoro: si parte da una strofa intensa, in pieno stile conscious rap, per poi evolvere in un’atmosfera più destrutturata e sperimentale. Daw mostra qui una maturità artistica sorprendente, in grado di unire introspezione e sonorità trap con una coerenza stilistica rara. La produzione è firmata da Sabiuss, che si dimostra perfettamente all’altezza della complessità dei brani, cucendo beat e atmosfere con precisione chirurgica.
Brani come Uh, dAMn e AMlEtO spiccano per la loro capacità di creare dissonanze volutamente stranianti, mentre nOn sO chE cOsA dicO è una riflessione lucida sull’alienazione mentale e linguistica, portata all’estremo da una scrittura che mescola flusso di coscienza e codice generazionale.
Il disagio trasformato in arte
Daw non offre soluzioni, né scorciatoie. Il suo EP è un attraversamento del disagio, una discesa nei territori oscuri del malessere giovanile, spesso intriso di dipendenze e silenzi. Ma è proprio in questo buio che il giovane artista riesce a trovare la sua voce, una voce che non imita ma crea, che non denuncia per moda ma per urgenza. Il risultato è una proposta musicale nuova, che osa senza cadere nel manierismo e che si muove in una dimensione sonora “futuristica” senza mai abusare dei cliché della trap italiana.
Tracklist
- 01.46
- bAcK OUt MA cOMA
- Uh, dAMn
- nOn sO chE cOsA dicO
- gEEKEd
- AMlEtO
Un nome da seguire
MAMA i cAn’t stAy hErE segna una tappa importante nel percorso di Daw, confermando il suo talento e la sua capacità di raccontare, con autenticità e stile, una realtà spesso taciuta. Un progetto che non si limita alla musica, ma che diventa documento emotivo e sociale, specchio di una generazione che ha smesso di credere nelle vie facili e si racconta per ciò che è: fragile, confusa, ma profondamente vera.