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Cajo lancia „+TTOSTOKE?!“ in radio: ironia, ritmo e identità maltrattata

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Cajo

Dopo il ritorno live all’Hiroshima Mon Amour di Torino e la pubblicazione del disco Redivivo, Cajo non rallenta il passo. Anzi, affonda il colpo. Da oggi, è in rotazione radiofonica +TTOSTOKE?!“ (Piuttosto che), il nuovo singolo tratto dall’album, già passato due volte su Radio Deejay e definito “molto chic” dai suoi stessi creators. Una definizione azzeccata per un brano che sa essere pungente e catchy allo stesso tempo, con un mix tra rap, pop e dance che porta l’ascoltatore dentro un labirinto linguistico ironico e disarmante.

Il titolo — volutamente criptico, pieno di abbreviazioni e segni — è la perfetta sintesi di un brano che prende di mira, con leggerezza ma lucidità, il modo in cui oggi parliamo (e scriviamo) la lingua italiana. Lo storpiamo, la semplifichiamo, la ibridiamo con inglesismi e slang da tastiera.

E Cajo ci ride sopra. Ma non solo: ci costruisce sopra una traccia che si balla, si canta, e allo stesso tempo ci mette di fronte a uno specchio. “Italiano io ti amo, ma come lo parliamo lo torturiamo. Dai ti prego non torturarlo più”, dice in uno dei versi più iconici. Una dichiarazione d’amore disperata e divertita per una lingua che si sta trasformando sotto i nostri occhi — o, meglio, sotto i nostri pollici.

Satira da club e linguaccia culturale: Cajo fa sul serio ridendo

„+TTOSTOKE?!“ non è solo una provocazione lessicale. È una vera e propria satira in 4/4, travestita da banger da club. Cajo gioca con il nonsense, con l’assonanza, con le abbreviazioni e con quel flusso continuo di “scrittura parlata” che oggi domina social, messaggi, chat e caption. Ma non è solo estetica: dietro i giochi di stile e la ritmica brillante, c’è una riflessione più ampia su come il linguaggio costruisce — o distrugge — l’identità collettiva. L’ironia tagliente con cui l’artista sbeffeggia i tic linguistici contemporanei si mescola a un senso più profondo di spaesamento. Redivivo è un disco che parla di rinascita dopo il dolore, dopo il silenzio e l’isolamento, ma questo brano in particolare rappresenta la sua parte più leggera e corrosiva, quella in cui si prende la libertà di scherzare su un mondo che ha perso il senso della forma, del contenuto, della lingua.

E così la leggerezza diventa forma di resistenza: resistere al degrado culturale con l’arma più sottovalutata di tutte — la risata. In un panorama musicale sempre più affollato di contenuti omologati, Cajo riesce ancora una volta a distinguersi, usando l’ironia come veicolo di critica e creatività, trasformando l’assurdo quotidiano in una traccia che non solo si fa ricordare, ma che pone delle domande. A volte, gridarle in un ritornello è il modo più diretto per farle arrivare.

Copertina Cajo lancia „+TTOSTOKE?!“ in radio: ironia, ritmo e identità maltrattata

Cajo è tornato, ma non è più lo stesso!

Con „+TTOSTOKE?!“, Cajo conferma di essere un artista completamente riemerso, ma con una voce diversa rispetto al passato. Più ironica, più libera, più contaminata. Ma anche più consapevole. Non è il ritorno di chi vuole riprendersi il proprio spazio: è il gesto di chi ha fatto pace col silenzio, e ha deciso di parlare solo quando ha qualcosa di nuovo da dire. E infatti Redivivo è un disco che evita la nostalgia per fare spazio al presente, ai suoi traumi ma anche alle sue storture quotidiane.

Non c’è retorica, non c’è bisogno di “insegnare” nulla: Cajo si diverte, gioca, improvvisa, ma lo fa da autore. La sua penna sa essere spietata o tenera, visionaria o dissacrante, ma non è mai casuale. Anche in un brano apparentemente “pop” come „+TTOSTOKE?!“, riesce a infilare uno sguardo lucido sulla realtà culturale e comunicativa in cui siamo immersi, tra TikTok e chat vocali, slang presi in prestito e grammatica liquida.

In un momento storico in cui la lingua stessa è diventata un campo di battaglia tra generazioni, stili e algoritmi, Cajo prende posizione: ma lo fa col sorriso sulle labbra e il beat che batte. E forse è proprio per questo che funziona. Perché invece di puntare il dito, ti fa muovere la testa. Prima a ritmo. Poi, magari, anche per riflettere.

Immagine-WhatsApp-2025-04-28-ore-15.55.18_a8bd74dc-768x1024 Cajo lancia „+TTOSTOKE?!“ in radio: ironia, ritmo e identità maltrattata