“Bullshit” Sick Boy Simon feat. ONYX

BULLSHIT è il titolo del nuovo brano del producer, rapper e sound engineer sardo SICK BOY SIMON che dopo anni di silenzio ritorna in attività nel panorama hip hop italiano e internazionale come solista e fondatore del brand DIRTY DAGOES.

Il nuovo singolo vanta un featuring d’eccezione: sono infatti presenti gli MCs statunitensi Fredro Starr e Sticky Fingaz, membri dello storico gruppo hip hop ONYX.

Il nome ONYX gode del rispetto e dell’apprezzamento dei migliori rapper della scena mondiale, uno su tutti Eminem, per il quale il gruppo è uno dei pilastri di questa cultura. E’ possibile infatti notare come nella serie Netflix “I ribelli” incentrata su Dr.Dree e Jimmy Iovine della Interscope, Marshall Mathers indossi durante tutta il tempo dedicato alla sua intervista, una vistosa T-shirt degli Onyx.

Sticky Fingaz è anche presente nel primo studio album di Eminem nel featuring del brano “Remember Me” e nella canzone “Buck’Em” di Snoop Dogg nell’album “No Limit Top Dogg”. Gli Onyx hanno collaborato anche con nomi come Method Man, Raekwon del Wu Tang Clan, Busta Rhymes, Sean Price, Ill Bill, Big Pun e molti altri rappers leggendari.

Bullshit, disponibile su Spotify e tutte le piattaforme digitali, è stato registrato a Cagliari durante i sei giorni di dayoff che il gruppo del Queens ha trascorso con Sick Boy Simon, a seguito della data cagliaritana dell’ultimo tour europeo degli ONYX nell’Ottobre 2017 che fu SOLD OUT e che vide la partecipazione anche dei DSA COMMANDO da Savona.

Il brano è accompagnato da un video-cartoon, disponibile sul canale ufficiale YouTube dei Dirty Dagoes dalla notte di Halloween, realizzato dallo stesso Sick Boy Simon e da un team di disegnatori e graphic designer.

Fra loro Stefano Cirina, l’head designer, ha regalato al videoclip il suo bagaglio iconografico, Luca Devinu, graphic designer specializzato in tipografie e lettering e affermato nella scena nazionale e internazionale ha prestato la manodopera per gli Script; Pierfrancesco Carta ha lavorato alla motion graphic e Roberto Ortu, noto art director e curatore del progetto, si è occupato di interconnettere tra loro questi professionisti.

Sick Boy Simon ritorna dunque a far parlare di se dopo anni di assenza dalla scena hip hop underground italiana, e lo fa nel migliore dei modi, con un visual di qualità e tanta coerenza, per come siamo stati abituati a conoscere il suo sound hard core, sporco e pesante, ma mai banale.

L’Italia non produce solo trap, pare che il sound “real” stia tornando ad imporsi e Sick Boy Simon ne è sicuramente uno dei migliori esponenti.